Diario di un viaggio desideratoFinalmente tutto è pronto, dopo 11 mesi di lunga attesa si sta concretizzando la partenza. Tutto è pronto, aggiungo in valigia un’ abbondante porzione di formaggio grana e di speck rigorosamente Trentino da centellinare nella dispensa per tutto il periodo di permanenza in Eritrea per l’intero gruppo, i famigerati capellini e magliette tutte di misura S recuperati qua e là dagli sponsor ed infine, dividendo il tutto con l’amico Gigi, due dozzine di modelli Balsetta con relativa colla, spilli e carta vetrata per realizzare un desiderio e una promessa fatta agli amici più vicini a questa mia passione. Il giorno prima Manuel, Rosa ed amici che involontariamente ho coinvolto anche emotivamente, mi confortano sulle mie preoccupazioni legate al rilascio dei permessi e a qualche pensiero per i miei genitori che anziani e con qualche acciacco di gioventù ma che tutti gli anni mi raccomandano la massima attenzione condividendo in ogni caso questa mia passione, sono pronto per la partenza . Si parte di prima mattina per Milano, imbarco con destinazione Cairo poi Asmara, 23 ore di viaggio poi finalmente si può riposare per alcune ore su un “ morbido “ materasso poi una rapida colazione e via per la richiesta della patente Eritrea ed il prezioso visto per raggiungere e circolare Il gruppo si divide in due squadre seguendo il progetto agricolo e il progetto scuole e i lavori partono con frenesia e consapevolezza che nel nostro breve periodo di permanenza bisogna terminare i lavori previsti, che sono tanti, dalla costruzione delle capriate e relativa copertura del tetto, agli impianti sanitari e elettrici, pavimenti pareti e finestre ed infine tamponamenti e intonaco compreso. Tutto fortunatamente si è concretizzato senza particolari intoppi e in maniera “quasi” perfetta visto che in Africa tutto è possibile ed adattabile al momento e alle esigenze. Finalmente, nella mezza giornata di libertà, aiutato dai compagni e dalle suore in qualità di interpreti ho potuto allestire la scuola di aeromodellismo FIAM che, devo dire, ha avuto un buonissimo risultato attivando nei ragazzi l’entusiasmo e la voglia di apprendere, anche per la semplice costruzione di un balsetta!!! Ma l’eccitazione alla vista della balsa, della colla rapida , della carta vetrata e poi il lancio e il volo del modello hanno reso a tutti noi un’infinità di soddisfazione e di orgoglio anche per la nostra Federazione. L’entusiasmo dei ragazzi è stato alle stelle per diversi giorni, anche se gli atterraggi si sono rilevati spesso piuttosto duri visto che lì di prati e soprattutto di erba non se ne trova molta, ma alla fine la soddisfazione di tutti, ragazzi, bambini, suore, volontari è stata tale da farci dimenticare anche la fatica fisica di quei giorni, e da aiutarci a superare le peripezie che avremmo dovuto compiere per tornare in Italia, e di cui non sapevamo per fortuna ancora nulla!!!! Attraverso le foto allegate potrete rendervi conto di come si vive in quel paese martoriato dalla fame, dalla sete, ecc.ecc.ecc. e se pensate che un solo euro al giorno è la paga (quando c’è lavoro) che viene corrisposta ad un operaio locale, potrete rendervi conto di come ogni gesto di solidarietà sia qualcosa di veramente importante per loro.
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