Caro amico, ti scrivo…

     Giovedì sera mi è giunta improvvisa e maledetta la notizia che Ivano Busatto, il mio amico Iva da oltre 60 anni, il mio coetaneo (nati ambedue in ottobre nel 1940 e con solo 5 giorni di differenza) ed il mio compagno di tanti momenti indimenticabili passati insieme con gli aeromodelli in VVC, era  scomparso ed ho provato  un  dolore immenso, acuto, mai provato prima e che mi ha fatto pensare con tenerezza anche alla moglie Enrica e sua figlia, che io e mia moglie, conoscevamo altrettanto bene.
     I ricordi si sono subito ammassati nitidi e ricchi di particolari come quelli riguardanti gli anni ’50 passati in viale Scarampo a Milano (è li che è nata la nostra amicizia) dove facevamo evoluire modelli vincolati di ogni genere in uno spiazzo invero angusto ma quasi sempre inoccupato in quanto era il parcheggio saltuario della vecchia Fiera Campionaria di Milano, come quelli riguardanti gli anni ‘60  ove, come soci dell’OSAL di Novate Milanese, abbiamo effettuato insieme gare su gare sia nel Combat, anche come avversari, che nel Team Racing, questa volta indissolubilmente uniti,  dove mi faceva da meccanico, e che meccanico,  sulla pista di Monluè a Milano ed ancora durante le Preaerolimpic  del 1989 da me organizzate sull’aeroporto di Bresso ove gestiva le attrezzature e la  logistica della gara, o quando, nel 1998 con il suo idro RC,  faceva il capo pattuglia degli Idrovolanti della categoria Gentleman 4T lanciati in volo sul circuito aereo organizzato al lido di Moiana sul lago di Pusiano (Co) e da ultimo, ottobre 2018, quella splendida giornata passata insieme sulla pista di VVC di Malpensa, come da reportage pubblicato su queste pagine nella rubrica Modelli ed Aeromodellisti riguardante “Il Baga 14 ed il Raduno non competitivo”, dove aveva pilotato con grande maestria anche il mio Rodeo.
     Nonostante l’età, oserei dire, era ancora talmente bravo con la “manetta” da stupire tutti, ma non me, in quanto mi era ben noto che in gioventù aveva vinto tutto ciò che si poteva vincere sia nell’Acrobazia che nel Combat in VVC mentre nel RC pilotava di tutto sia in modo 1 che in modo 2 a dimostrazione di una capacità e di una freddezza fuori del comune.
     Avevo anche pensato di affidargli in volo il collaudo del mio F-Jet idro (era un maestro in questa categoria) ma non sono arrivato in tempo, speravo proprio di averlo nuovamente con me a Calcinatello in questo 31° Campionato Mondiale F3A per completare così il circuito della nostra lunga vita aeromodellistica passata insieme, ma non sono arrivato anche qui in tempo.
     Non so per quale ragione, ha deciso di abbandonarmi al mio destino come già aveva fatto da giovanissimo una volta, e con tutte le ragioni invero, quando io, nonostante i suoi continui consigli, non riuscivo a mettere in moto uno scassato G25 diesel che lui con uno o due colpi ben assestati invece faceva partire senza alcun problema.
     Quel giorno di tanti, tanti anni fa, prima di andarsene, dopo i mille ed infruttuosi aiuti datimi, mi disse scrollando la testa: “sei un testone e non vuoi imparare” e difatti l’avviamento dei motori non è mai stata la mia specialità!
     Insomma anche venerdì mi ha preceduto come quando in una finale a Canzo (Co) con il suo modello da Combat anticipava continuamente le mie mosse tagliandomi alla fine la coda lasciata così indifesa e andando a vincere il torneo al quale partecipavamo insieme da avversari ma alla fine da grandi amici, ma sono sicuro che questa volta, come del resto le altre, non aveva nessuna vera intenzione di lasciarmi e che quanto avvenuto ha preso di sorpresa anche lui.
     Ciao Iva ed  a presto caro, fraterno amico e grande compagno di tante occasioni felici.

Adolfo


Da sx: Adolfo, Ivano, Gianni nel 1959 con un suo splendido modello acrobatico.
Il mondo era nostro….”