Con pochi euro si dona un poco di benessere.

Qualche giorno fa sono giunte in F.I.A.M. una serie di lettere che mi hanno indotto a diverse riflessioni.
Noi in Italia, a parte il lavoro che scarseggia, la politica disastrosa, la malavita che imperversa, possiamo dedicarci abbastanza serenamente anche ad attività hobbistiche, di cultura, di semplice contemplazione mentre di là dal Mediterraneo in un Paese che l’Italia a suo tempo voleva conquistare, si fa fatica ancora oggi e sempre di più a mandare i bimbi all’asilo, i ragazzi a scuola, gli adulti al mercato.
Leggetevi dunque queste semplici lettere pervenuteci dai genitori dei quattro bambini, due femmine e due maschi, che la F.I.A.M. ha adottato a distanza grazie anche ai contributi che ogni tanto riusciamo a raccogliere da tutti voi attraverso la lotteria o la tombola fatte in occasioni di ricorrenze specifiche e capirete così perché spesso insisto affinché anche solo l’1% delle spese sostenute per l’attività aeromodellistica venga dirottato verso queste iniziative.
Il grande lavoro di volontariato che Claudio Dorigoni sta svolgendo da anni con la Cooperativa Onlus "Il Tucul" ci ha permesso di conoscere la realtà dell'Eritrea.
Attraverso i suoi racconti e le sue foto abbiamo scoperto che con soli 250,00 euro l’anno per ogni ragazzino la F.I.A.M. poteva contribuire non solo a far mangiare dei bambini ma anche a permettere loro di andare a scuola e di sperare in una vita migliore.
E così, da diversi anni, in Eritrea ci sono dei bambini che fanno volare i balsetta della F.I.A.M, studiano in una scuola F.I.A.M. costruita con i vostri contributi e ormai quattro bambini sono mantenuti a distanza e possano rifocillarsi, studiare, giocare e sorridere.

Anche se questo è un modesto, modestissimo sforzo, noi della F.I.A.M. ne andiamo estremamente orgogliosi.
Grazie a tutti voi!

Adolfo Peracchi