Non ci voleva

   Di solito quando capita un normale sinistro (di solito un aeromodello che colpisce un'auto) la cosa si dipana tranquillamente e cioè con la denuncia alla Compagnia di Assicurazione, la richiesta danni da parte della controparte, la nomina del perito ed il relativo risarcimento.
   In questi anni ne abbiamo viste tante di situazioni di questo genere ma, francamente, quanto capitato domenica scorsa in una manifestazione di alianti full-size costituisce un'avvisaglia di quanto può essere dannoso, anche dal punto di vista mediatico e dell’immagine, un sinistro fatto con un aeromodello in quella circostanza.
   Domenica avviene che il pilota aeromodellista, per ragioni imprecisate, perde il controllo del suo Fox di ca. 15 kg. di peso il quale si schianta su di una casa perforando il tetto e distruggendo l’antenna televisiva.
   La foto che segue, apparsa sul quotidiano locale ma anche sul Corriere della Sera, evidentemente a corto di notizie più interessanti, dimostra la forza d’urto sprigionata dall’aliante in caduta libera ma testimonia anche, visto l’interesse dimostrato dai mass-media, che ormai un evento di questo genere diviene una notizia da trasmettere immediatamente e con enfasi al pubblico (il titolo è stato “Aereo si schianta sul tetto di una casa”)  con tutte le conseguenze del caso.

   A parte il fatto che, fortunatamente ci sono stati danni solo alle cose, ma ovviamente poteva andare ben peggio, è bene ricordare che qualche autorità potrebbe intravedere nell’incidente qualcosa di anomalo o di più importante di un semplice impatto contro le cose ed aprire quindi una pratica di responsabilità nei confronti del danneggiante che potrebbe portargli conseguenze penali anche rilevanti.
Questo non è catastrofismo, credetemi!
   Un fatto similare è già avvenuto e cioè che le autorità abbiano aperto un’inchiesta e deferito il proprietario del modello all'autorità giudiziaria (anche in questo caso un aliante che si era schiantato su un'abitazione posta ca. 300 mt dalla pista di volo) con la conseguenza che la pista di volo è stata chiusa, seppur temporaneamente, e che il danneggiante ha subito un processo per danni (a dire il vero nella denuncia si parlava di attentato !!!) poi conclusosi, fortunatamente, con un nulla di fatto anche perché la Compagnia Assicurativa, quella della FIAM, aveva proceduto a liquidare il danno in fretta e bene.
   A proposito del nostro Assicuratore prendete nota che lunedì abbiamo ricevuto la denuncia di danno, martedì è stata interessata la Helvetia e mercoledì era già stato incaricato il perito!
Se non è efficienza questa…!!!
   Purtroppo danni di questo genere avvengono spesso in occasione di manifestazioni e cioè là dove il pilota, voglioso di mostrare il meglio di sé, è più teso del solito e quindi anche stressato per cui non finiremo mai di raccomandare la massima attenzione all'efficienza del materiale usato, all’ambiente dove si fa evoluire il modello (che non è quello usuale), ed al contesto di pubblico e di autorità che chiaramente non è il nostro abituale.
   L’anno scorso è capitato, in situazione più o meno analoga, un altro danno assurdo, e proprio durante una manifestazione organizzata su di una pista di ultraleggeri, allorché una turbina impazzita al decollo ha centrato due spettatori che sedevano tranquillamente, con il beneplacito degli organizzatori, a bordo pista causando loro anche danni fisici, fortunatamente non gravi.
   Come detto, questa volta non si sono verificati danni alle persone, ma è facile pensare che dove c’è un abitazione ci possono essere anche delle persone ... il rischio di un evento pesante si è prospettato dietro l’angolo!
...... se poi ci sono anche i giornalisti che fotografano il tutto e danno sul proprio giornale così grande risalto ad una notizia di questo genere…....

Adolfo Peracchi
Presidente FIAM®