… aridaje

      Perché inizio con una espressione tipica romanesca che sottolinea la noiosa e non indispensabile ripetizione di situazioni già avvenute e di cui si è già parlato abbondantemente?  E’ presto detto.
      In questi ultimi giorni mi sono arrivate molte richieste di delucidazioni da parte di soci FIAM® a proposito di un invito apparso su un noto Forum ad aderire ad una Società di promozione Sportiva per cercare di convincere ENAC a cambiare la sua impostazione nei confronti degli aeromodellisti italiani e poiché il Forum in questione ha sede nel Lazio, l’invito perviene da  una voce romana, la Società di Promozione Sportiva, la CSAIm Lazio - Centri Sportivi Aziendali Industriali -  come dice il nome ha sede nel Lazio così come ENAC ed AeCI coinvolti nell’argomento hanno sede a ROMA, non potevo che adeguarmi … al romanesco, almeno nel titolo!
      Questo consiglio così incautamente elargito mi sembra infatti un invito inutile ed anche un poco patetico perché superato da tempo dalla realtà dei fatti. Anni fa molte associazioni si erano iscritte a Società di Promozione Sportiva, di cui si trovano sedi splittate in tutto il paese, perché tramite loro si aveva l’iscrizione al CONI ed alcune agevolazioni fiscali, forse non più attuali alla luce degli ultimi Decreti del Governo, ma con scarsi risultati e quindi per buona parte ne sono rimaste assai deluse.
      Le Società di Promozione Sportiva conoscono ben poco dell’attività aeromodellistica ed addirittura certe non prevedono l’aeromodellismo tra i loro sport anche perché preferiscono privilegiare sport più noti e frequentati, e se anche forniscono una polizza assicurativa RCT la stessa è sicuramente poco appetibile per gli aeromodellisti in quanto non specifica, come deve invece essere la nostra. Penso sia importante anche considerare che quella offerta dalla CSAIn, tramite la Società Reale Mutua, sembra avere franchigie addirittura dell’ordine di 500/1000 euro per sinistro.
      Ovviamente tutte queste Società di Promozione Sportiva pretendono una quota di adesione (non sono riuscito a capire l’entità di quella della CSAIn) che normalmente è pro capite e non è proprio popolare almeno per quanto offrono, ed inoltre occorre considerare che di solito sono emanazione di un partito politico o di un Sindacato o di una Associazione industriale o commerciale tipo Confindustria o Confcommercio o Confesercenti o altro, con tutte le conseguenze del caso.
      Parlo anche per esperienza diretta in quanto alcuni anni fa, unitamente alle altre Federazioni Sportive defenestrate dallo Statuto di AeCI, la FIAM® si era iscritta con grande entusiasmo alla ASC di Torino ma dalla quale ci siamo quasi subito allontanati, come del resto le altre consorelle, in quanto poco seguiti, ben poco difesi contro lo strapotere che a quell’epoca AeCI aveva presso il CONI ed anche presso il Governo italiano e soprattutto perché alla fine l’aeromodellismo non era compreso tra i loro sport.
      E’ un peccato che, in occasione della cattiva interpretazione del Regolamento EASA/UE da parte di ENAC o l’ingessamento di AeCI per via del blocco della ratifica della nomina del Presidente eletto nell’assembla del giugno scorso, e non è la prima volta, alcuni  attori aeromodellisti italiani anziché cercare di compattare la platea in modo che si esprima all’unisono contro le prevaricazioni cercano invece di indurre ancor una volta gli aeromodellisti alla frammentazione ridando il via ad iniziative già percorse, spesso con esito negativo, creando così ulteriori premesse per il totale fallimento di qualsiasi azione di difesa posta o ponibile in atto……. Dividi et impera???????
      Nessuno, ad esempio,  ha voluto seguire quanto proposto da FIAM® qualche tempo fa e cioè di costituire un Comitato nazionale, come previsto negli articoli 39 e 42 del Codice Civile, unico strumento legale atto a tutelare a norma di legge le giuste ragioni degli aeromodellisti, aeromodellisti che fregandosene di questa o di altre iniziative hanno continuato ad agire in modo non coordinato ponendo quindi le premesse affinché ENAC, trovandoci così sempre poco reattivi ed assolutamente poco propositivi, interpretasse il regolamento EASA/UE a suo uso e consumo.
      Anche AeCI, l’unica Federazione Sportiva autorizzata dallo Stato italiano a gestire l’aeromodellismo agonistico ed anche dilettantistico (si legga bene il suo Statuto per favore) si è mossa in ritardo ed in maniera poco concreta per cui gli aeromodellisti nostrani non sono più in grado di capire ciò che occorre fare o non fare per continuare nella loro attività soprattutto se spronati (… aridaje…), come in questo caso, verso un qualcosa che non porta, viste le premesse, da nessuna parte.
      In conclusione se alcuni pensano che una Società di Promozione Sportiva operante in Italia, qualunque essa sia, sarà in grado di accogliere le nostre giuste istanze e sostenerle con convincimento presso ENAC o presso AeCI (l’osso più duro da rodere, credetemi e che prima o poi, sistemate le proprie beghe, tornerà a gestire ciò che lo Statuto le permette) ottenendone così il corretto riscontro ed una giusta ed internazionale attuazione, sono convinto che continueremo a non  andare da alcuna parte ma che finiremo a sbattere ancora una volta, dal gennaio 2023, contro un muro non più di gomma ma di duro e freddo cemento.

Adolfo Peracchi
Presidente FIAM®

P.S. tanto per informazione, nei “Documenti” che appaiono sul sito web della CSAIn e precisamente nel testo “delibera delle “Discipline Sportive riconosciute dal CONI”  l’aeromodellismo non è previsto!