Un trio speciale

Giancarlo Giulianetti, ex caposquadra e responsabile di categoria per il Pylon RC (in sigla internazionale F3D) e quindi espertissimo di quei modelli che propulsi da un motore a scoppio di 6,5 cc girano attorno ad un triangolo formato da tre piloni ad oltre 300 km orari, ha perso un poco il … pelo ma non l’interesse per la categoria.
Avviene così che interessandosi, da qualche tempo a questa parte, al pylon elettrico (F5D)  avvia in proprio una ricerca tecnico/scientifica in merito allo studio di un profilo alare super performante, almeno sulla carta, per equipaggiare questo missile elettrico che raggiunge, guarda caso,  anche lui i 300 km/h girando attorno ai fatidici tre piloni.
Con questa idea fissa in testa Giancarlo … atterra …. al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano e lì incappa nell’ing. Maurizio Boffadossi che, molto curioso di natura, anche se non a conoscenza delle performance degli aeromodelli, si appassiona subito al problema.
Dopo uno scambio molto fitto di corrispondenza tecnica viene così organizzato un incontro specifico presso l’Università di Milano al quale Giancarlo ritiene che anche la mia presenza sia importante e così l'appuntamento viene fissato nel luglio del 2015 presso il Politecnico di Milano.
Ovviamente il mio apporto tecnico/scientifico si rivela del tutto marginale senonché, intuendo che si sarebbe potuta aprire una grande occasione di propaganda tecnico/scientifica per la comunità aeromodellistica della FIAM e non solo, mi sorge spontanea l’idea di offrire una  sponsorizzare FIAM ad uno o più studenti che fossero interessati a presentare la loro tesi di laurea su questo argomento.
Detto fatto il prof. Boffadossi, a seguito della specifica propaganda fatta in Istituto, trova uno studente all’ultimo anno di ingegneria, Matteo Saponi che, pur essendo anch’egli digiuno di aeromodellismo, è disposto ad impegnarsi su questo argomento avendo avuto anche l’assicurazione che avrebbe ottenuto tutto l’appoggio tecnico sia di Boffadossi che di Giulianetti.
Insomma per farla breve presso l’Istituto sono stati effettuati diversi incontri e l’ultimo del 16 novembre scorso ha fatto sì che venisse  confermata anche la possibilità di effettuare una serie di prove nella galleria del vento, presente presso la facoltà di Ingegneria di Milano – Bovisa  Campus di Ingegneria, così come si attiene ad un progetto scientifico assai tecnico ed interessante basato, alla fin fine, sull’ottenimento della maggior velocità possibile.
Per ora non posso aggiungere altro anche perché il giovane Matteo, un ragazzo molto riflessivo e determinato, è impegnato nell’ultimo esame prima della presentazione del progetto di laurea che, appunto riguardante l’idea di Giulianetti, avverrà presumibilmente entro la fine di quest’anno ma posso assicurare che i calcoli e la simulazione sono già a buon punto.
Nell’allegare qualche foto di questa ultima giornata penso che l’argomento, che non sarà solo per pochi eletti, darà la misura dei traguardi che si possono raggiungere quando uno studente interessato alla ricerca, una Università all’avanguardia come quella di Milano con al suo interno un Professore così illuminato e disponibile ed una organizzazione sportiva come la nostra indirizzata verso il tecnicismo e l’aiuto solidale a chi se lo merita si mettono insieme per raggiungere un obiettivo che potrebbe essere utile a tutta la comunità, magari non solo di tipo aeromodellistico.

Adolfo Peracchi


da sx Matteo Sapori, il prof. Boffadossi, Giancarlo Giulianetti


una delle simulazioni approntate da Sapori


lo studente Sapori prossimo ingegnere aerospaziale


il prof. Boffadossi e Giulianetti


motore elettrico e batterie presenti solo per informazione


la galleria del vento dell’università


particolare dell'espulsione dell’aria


qualche calcolo


si può assistere alle prove