Dal 30 settembre 2021 UAS aeromodelli e UAS droni sullo stesso piano
(per ora dal punto di vista assicurativo)

Come pubblicato lo scorso 8 luglio su questo stesso sito dal prossimo 30 settembre, cioè fra pochi giorni, anche i danni fatti a terzi mediante l’uso di “droni” e cioè di UAS non pilotati a vista o, se vogliamo, quei modelli RC non classificabili come aeromodelli, saranno regolarmente gestiti dalla nostra polizza assicurativa.
E’ la nostra una conquista epocale, in quanto non è stato facile convincere la Compagnia di assicurazione che sia gli aeromodelli, che sono pilotati a vista, che i “droni” che non lo sono vengono entrambi coperti per gli eventuali danni fatti a terzi.
Un bel passo avanti che, anche se costoso in termini economici, è enormemente importante dal punto di vista sia assicurativo che di immagine nei confronti di ENAC perché serve a mantenere salda la netta distinzione tra gli UAS aeromodelli e gli UAS “droni”.
Questa battaglia di sopravvivenza è già in corso da tempo presso altre nazioni i cui aeromodellisti sono molto più agguerriti di quelli italiani e quindi ci attendiamo che anche ENAC si adegui a questa corretta distinzione che, richiesta da tempo dalla FIAM®, è ribadita anche dall’attuale Regolamento EASA che infatti chiede ai gestori dello spazio aereo di prestare molto riguardo al settore aeromodellistico classificato anche come non pericoloso.
Quindi dal prossimo 30 settembre il titolare del certificato assicurativo FIAM® o il figlio minore che si diletta anche con un “drone” acquistato magari al supermercato, purchè di peso non superiore ai 25 kg. (ma dubitiamo che questi ultimi siano in vendita in questi negozi….) e per solo uso ludico, sono coperti per i danni eventualmente arrecati a terzi, compreso, come al solito, i famigliari ed i colleghi di Club.
Questa importante estensione ci induce a ricordare nuovamente che, assicurazione o non assicurazione, occorre sempre e  comunque usare il buon senso o meglio “le cautele del buon padre di famiglia” (un caposaldo del nostro Codice Civile) nell’uso anche di questi oggetti volanti, apparsi sul mercato ormai da anni ma posti subito all’indice dalle Compagnie di assicurazione in quanto in grado di raggiungere distanze e quote di volo notevoli, di essere pilotati non a vista e spesso per uso non ludico.
Siamo quindi oltremodo orgogliosi di avere abbattuto, per primi, questo muro che sembrava invalicabile e di aver dato ancora più sicurezza e tranquillità ai nostri soci anche sotto questo aspetto oltre ad aver tolto un eventuale alibi alle nostre autorità tutorie per il settore aeronautico.
Avanti tutta quindi, con la FIAM®.

Adolfo Peracchi
Presidente FIAM®