Frequenze autorizzate in Italia
per l'uso di apparati di bassa potenza
per telecomandi amatoriali
Banda dei 27 MHz
 Banda dei 35 MHz
solo per aeromodelli
 Banda dei 40 MHz
 Banda dei 72 MHz
26,995
35,000
 40,665
 72,080
27,045
35,010
 40,675
 72,240
27,095
35,020  40,685

27,145
35,030
 40,695


27,195
35,040
 40,715


27,235
35,050
 40,725


27,275
35,060
 40,735



35,070
 40,765



35,080
 40,775



35,090
 40,785



35,100
 40,815


35,110
 40,825



35,120
 40,835


35,130
 40,865


35,140
 40,875


35,150



35,160


35,170


35,180


35,190


35,200


35,210


35,220






La 2,4 GHz

Come esposto nella nostra precedente nota estiva, quanto era scaturito dalle richieste e dagli incontri con il Ministero delle Comunicazioni aveva lasciato  aperti troppi "condizionali" e variabili nonché in determinati casi la necessità di  articolate formalità  non proprio semplici in considerazione della tipologia  dei nostri apparati e della loro diffusione che va dall'utilizzo sportivo di altissimo livello fino alle attività dei giovanissimi che si avvicinano all’aeromodellismo con modelli e apparati semplici ed economici.
Inoltre, poiché è stato sempre prioritario per la FIAM raggiungere tale obiettivo nell'interesse di tutti gli aeromodellisti, siamo tornati con costanza e determinazione a intrattenere il Ministero sull'argomento cercando altre soluzioni. Dopo innumerevoli colloqui (con grande disponibilità e competenza da parte loro) è arrivato finalmente il provvedimento che sotto alleghiamo.
Come potrete constatare dal contenuto dello stesso, non vi sono state modifiche normative e quindi ora molti diranno "e allora se la norma c'era già perché non è stata proposta prima?"
La chiave del problema, come del resto già detto nella precedente nota, sta nel fatto che per la normativa vigente i nostri apparati 2,4 Ghz sono un ibrido: tecnicamente sono in tutto e per tutto degli SRD Radio-Lan perfettamente rispondenti a tutti i previsti requisiti tecnici di legge (nazionali ed europei) ma vengono utilizzati come radiocomandi.
Questo ha determinato non pochi problemi nel trovare per le nostre radio una collocazione corretta nel contesto della complessa  normativa  nazionale ed europea. Per fortuna, a seguito della nostra ultima istanza del 24/11/2009 e successivi numerosi colloqui, il Ministero, in coerenza con le citate norme, ha rilasciato il provvedimento in argomento riconoscendo per i nostri apparati il regime di “libero uso”.
Vi assicuriamo che non è stata un'impresa semplice ma è stato necessario acquisire una profonda conoscenza della materia per poter seguire la questione con la massima attenzione e intrattenere con adeguata competenza, nei molti colloqui intercorsi, diversi dirigenti di varie funzioni del Ministero.
Non c’è altro da aggiungere se non consigliare  a tutti gli  aeromodellisti (o modellisti che siano) di leggere la lettera del Ministero che contiene i riferimenti normativi e i requisiti tecnici degli apparati, di farne una copia e tenerla esposta nel campo di volo o portarla con sè almeno per i primi tempi. Per vostra buona norma sappiate anche che il Ministero ci ha informato verbalmente che  il provvedimento  sarà oggetto di specifica comunicazione a tutti gli Ispettorati Territoriali del Ministero e anche su questo aspetto la FIAM provvederà ad esercitare una discreta ma continua sorveglianza.

Noi abbiamo provveduto a far sì che sotto l’albero natalizio ci sia questa disposizione finale del Ministero delle Telecomunicazioni, a voi ora l’impegno di farvi regalare magari proprio per questa felice evenienza  una radio operante sulla frequenza 2,4 GHz, frequenza sicura che finalmente anche noi Italiani, al pari di alcuni colleghi europei, possiamo usare senza problemi.

Federazione Italiana Aero Modellismo (FIAM)

Nota tecnica aggiuntiva: per gli apparati diversi dalla modulazione FHSS la FIAM ha sottoposto ad altra Direzione del Ministero delle Comunicazioni un quesito per avere la conferma che essi possano considerarsi in libero uso su "proprio fondo" (es. campo di volo) anche per i soci iscritti e non solo per il "proprietario, possessore o detentore" come citato dall'art 99 punto 5 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche; è su questo punto che ci stiamo battendo per il riconoscimento del socio come "possessore o detentore"
Comunque per uso esterno al "proprio fondo" occorre la dichiarazione di inizio attività pertanto i possessori di apparati non FHSS possono inviare al Ministero il modello 18 di dichiarazione di inizio attività (andrebbero inviati agli Ispettorati Territoriali ma la competente Direzione del Ministero verbalmente ci ha informato che possono essere sottoposti direttamente a loro, almeno per ora.
Per il canone per ora non si dovrebbe pagare nulla mentre dal prossimo anno dovrebbe (ribadiamo dovrebbe) essere previsto un canone annuo e spese di prima istruttoria non ancora definite ma come ci è stato detto verbalmente  dovrebbero essere di modesta entità.
Alleghiamo una bozza per la compilazione del modulo 18 (pdf) preparata su indicazioni verbali telefoniche con il Ministero; quindi, ovviamente, non possiamo assumerci alcuna responsabilità circa il corretto contenuto da  riportare nello stesso.
La domanda va indirizzata come indicato sul modulo stesso e inviata con raccomandata A.R. (data dalla quale decorrono i termini per il silenzio assenso).
Speriamo di poter raggiungere la massima semplificazione anche per questi  apparati e ottenere al più presto il loro "libero uso" per i soci nell'ambito dei campi di volo.
Torneremo ad informarvi tempestivamente sull'argomento per fornirvi ogni informazione utile.

Nota finale.
Ci sia permesso, ora che tutto è concluso, di spendere qualche parola su Giulio Pazienza e cioè sull’artefice principale di questo grande e definitivo successo che va a favore dell’intera comunità aeromodellistica nazionale e delle Aziende importatrici di tali attrezzature.
Giulio Pazienza è stato oggetto, in qualche caso, di offese e sarcasmi su quanto a suo tempo comunicato e quindi sul lavoro svolto, da parte alcuni  ignoti (o noti che siano) che dal basso della loro “saggezza” o dall’alto della loro “ignoranza” non hanno fatto altro che pontificare e criticare al solo scopo di intorbidare le acque.
Ciò ci è molto dispiaciuto anche perché se esiste una persona corretta, intelligente e capace questa è proprio Giulio Pazienza che, su mandato della FIAM, da anni si interessa, a titolo completamente gratuito e per conto di tutti gli aeromodellisti italiani, delle questioni legate all’uso delle nostre frequenze.

Dovremmo quindi essere orgogliosi di annoverarlo tra gli aeromodellisti benemeriti e fra i tecnici più qualificati di questo settore (perchè il Ministero solo con i tecnici vuol colloquiare) e soprattutto dovremmo riconoscergli all’unanimità il grande merito di aver insistito, perseverato, pazientato, in particolare in questi ultimi mesi, allorché il traguardo sembrava avvicinarsi per poi magari sparire all’orizzonte.
Non so quanti di noi, o di quelli che l’hanno aspramente criticato, in queste condizioni avrebbero “mantenuto la barra al centro” o, sconfortati dalle continue modifiche ed interpretazioni, avrebbero così caparbiamente insistito nel cercare la soluzione unica ed adatta ai nostri desiderata.
Giulio l’ha mantenuta e quindi ce l’ha fatta!
Grazie di cuore Giulio a nome di tutti gli  aeromodellisti italiani.




Commissione Permanente Apparati e Radiofrequenze

Facciamo seguito al comunicato relativo alla delibera n. 67 del 9 febbraio 2010.
Come detto nel precedente comunicato dopo il recente provvedimento del Ministero delle Comunicazioni relativo alla frequenza 2,4 Ghz non intendiamo "dormire sugli allori" ma riteniamo opportuno  continuare a seguire tutta la materia che regolamenta i nostri apparati e le relative frequenze al fine di non trovarci impreparati nell'ipotesi di una, speriamo remota, modifica della normativa comunitaria o nazionale.
Al riguardo potrebbe inoltre essere necessario per la FIAM doversi  rapportare con la CIAM  o le altre Federazioni aeromodellistiche europee per affrontare collegialmente in sede comunitaria  problematiche  connesse agli  apparati di radiocomando e  le relative frequenze.
La Commissione di cui al precedente comunicato avrà, tra l'altro,  il compito di fornire ogni eventuale informazione agli Enti Federati e ai soci FIAM (che preferibilmente veicoleranno le richieste tramite il Presidente del proprio Club) per gli aspetti tecnici e normativi connessi all'uso delle radio e per ogni altra forma di assistenza (ad esempio per redigere  istanze di  autorizzazione per  utilizzo temporaneo di frequenze, diverse da quelle ammesse, nelle gare e manifestazioni internazionali, nonché eventuali chiarimenti sulla vigente normativa, sui requisiti tecnici degli apparati utilizzabili o altro ancora).
Poiché  come illustrato la  tematica  non è limitata solo agli apparati 2,4 Ghz  si è deciso di denominare detta commissione “Commissione Permanente Apparati e Radiofrequenze” anziché  Commissione Permanente 2.4 Ghz“.
Come già detto la Commissione è composta da Giulio Pazienza e Carlo Salvaterra, quest’ultimo noto aeromodellista esperto delle tecniche di trasmissione e tecnologia,  ambedue abitanti a Roma e soci dello stesso Ente Federato FIAM, il Gruppo Modellistico Waco presieduto da Roberto D’Orazio.
Chiunque avesse qualche idea o suggerimento o venisse a conoscenza di qualche problema è pregato pertanto di far riferimento a Giulio Pazienza (giu.pazie@tiscali.it) che sarà ben lieto di essere intrattenuto in proposito.

Definita dalla FIAM anche la questione
degli apparati DSSS - 2,4 Ghz

Come noto nel mese di dicembre 2009 il Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni, a seguito di nostre precedenti istanze, ha stabilito che i radiocomandi con modulazione FHSS  con potenza fino a 100 mW  possono essere  impiegati  in regime di “libero uso”.
Rimaneva pertanto aperta la questione per gli apparati con modulazione DSSS, con potenze fino a 100 mW, in quanto il  Codice delle Comunicazioni  all'art 99 punto 5 prevede che: “Sono in ogni caso libere le attività di cui all'articolo 105, nonché la installazione, per proprio uso esclusivo, di reti di comunicazione elettronica per collegamenti nel proprio fondo o in più fondi dello stesso proprietario, possessore o detentore “.
In data 12/1/2010 abbiamo pertanto sottoposto al Ministero una ulteriore richiesta affinché i soci  dei  Gruppi  aeromodellistici  (FIAM e non)  potessero  essere equiparati ai “proprietari, possessori o detentori ….“ e quindi “titolari dell'uso di frequenze in “libero uso” nell'ambito del fondo  utilizzato dall'associazione per la pratica dell'attività”.
La  task-force della FIAM,  ossia  la neo  costituita Commissione Apparati e Radiofrequenze composta da  Giulio  Pazienza e Carlo Salvaterra  con   l'insostituibile  supporto di Gian Luigi Giannoni e l'intervento dello stesso Presidente Peracchi,  dopo incontri e numerosi frequenti  contatti interlocutori con i dirigenti del  Ministero ha raggiunto l'obbiettivo prefissato.
In data 2/7/2010 con nota Prot. DGSCER N. 43541 della Div. II (che tra l'altro  prende atto della nota della Divisione IV del 25/05/2010 prot. n. 0033505)  il Ministero stabilisce che  “ la titolarità dell'uso di frequenze in regime di  “libero uso” - omissis – sia estensibile anche ai soci delle Associazioni aeromodellistiche nell'ambito del fondo utilizzato per la pratica della loro attività” (sia FIAM che non FIAM).
La questione  non è stata semplice perché, come potrete constatare dalle note che troverete di seguito, tale  interpretazione normativa ha coinvolto ai massimi livelli diverse funzioni del Ministero. Inoltre,  prima di poter divulgare detta  nota del 2/7/2010,  sono stati necessari ulteriori contatti per avere maggiori chiarimenti circa le formalità necessarie per l'utilizzo delle DSSS fuori dai campi di volo nonché  per i partecipanti,  non soci, ospiti  dei Gruppi che organizzano gare o manifestazioni.
Consigliamo di tenere le copie di tali  note, unitamente a quella di dicembre 2009, esposte o comunque disponibili presso il campo di volo.
Desideriamo evidenziare che anche quest'ultimo traguardo è stato raggiunto nell'interesse di tutti gli aeromodellisti, siano essi associati ai Gruppi  FIAM o a qualsiasi altro gruppo o associazione e ha permesso di non lasciare fuori dalla possibilità di utilizzo nessun tipo di apparato anche se,  in alcuni casi , con le  formalità illustrate di seguito.
In occasione di gare o di  manifestazioni in genere e in tutti  i casi di   presenza   di  aeromodellisti con apparati DSSS   non  soci del  gruppo aeromodellistico ospitante,  il presidente di quest'ultimo può richiedere una “autorizzazione temporanea”  per un periodo non superiore ai 360 giorni (es. a partire dalla prima manifestazione in calendario).
Al momento, come comunicatoci verbalmente dallo stesso Ministero, la “temporanea” dovrebbe avere un costo di circa 150 euro (ripetiamo dovrebbe,  comunque in sede di richiesta viene indicato dal Ministero l'importo esatto).
L'istanza va inviata a mezzo fax al numero riportato sul modulo di richiesta che troverete  di seguito.
Una seconda possibilità ci è stata prospettata verbalmente dal Ministero, ossia rivolgere all'Ispettorato Territoriale del Ministero della propria regione una “Dichiarazione  per l'impianto e l'esercizio di dispositivi o di apparecchiature terminali di comunicazioni elettroniche” (con l”Allegato 19”) con validità fino a dieci anni che dovrebbe avere un costo di 150 euro il primo anno e cinquanta i successivi (massimo cinque tipi di apparati DSSS ai fini dell'importo da pagare).
I Presidenti dei Gruppi interessati a quest'ultima ipotesi  possono contattare la Commissione Apparati e Radiofrequenze per avere tutte le informazioni necessarie.
Per quanto riguarda i singoli modellisti che vogliano utilizzare gli apparati DSSS con potenza fino a 100 mW fuori dal proprio fondo o da quello del  gruppo a cui sono associati  possono redigere la citata “Dichiarazione  per l'impianto e l'esercizio di dispositivi o di apparecchiature terminali di comunicazioni elettroniche”   indirizzandola all'Ispettorato Territoriale della propria regione  utilizzando il modello “Allegato 19” sempre specificando che si tratta di apparati DSSS (consigliamo massimo cinque tipi di apparati ai fini di eventuali canoni).
Come comunicatoci telefonicamente dalla Divisione II del Ministero, al momento non dovrebbero essere previsti canoni per le richieste dei singoli aeromodellisti ma poiché la normativa dovrebbe subire modifiche, consigliamo di chiedere preventivamente all'Ispettorato Territoriale di competenza, a cui andrà sottoposta  la citata “Dichiarazione”, se sono previsti pagamenti ed eventualmente la loro entità.
La “Dichiarazione “ va spedita a mezzo raccomandata A.R., per la decorrenza dei termini di  60 giorni per il silenzio assenso .
Elenco Ispettorati Territoriali:
indirizzo web:
http://www.comunicazioni.it/contatti/
rif:
http://www.comunicazioni.it/binary/min_comunicazioni/cittadini/Allegato%20n19.doc
http://www.comunicazioni.it/come/autorizzazioni_licenze/
Buone vacanze  e buon divertimento a tutti con la 2,4 Ghz  ….e ricordate che la  prudenza e il buon senso sono alla base di una pratica serena di tutte le  attività aeromodellistiche.

Federazione Italiana Aero Modellismo – FIAM
La Commissione Apparati Radio Frequenze (G. Pazienza, C. Salvaterra).