Scuola di aeromodellismo FIAM
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Appuntamento n° 3 ( 31 Gennaio 2002)

 

Centraggio

Così come è costruito seguendo le indicazioni date in precedenza, questo aeroplanino non può volare: provate a lanciarlo a mano (anche in casa: un corridoio od una sala sono sufficienti) in posizione di planata e, qualunque sia la spinta che gli date, lo vedrete scendere sfarfallando più o meno come una foglia morta.
La ragione di questo comportamento è che esso ha i pesi troppo spostati all' indietro, ma non perché sia sbagliato lui, anzi, è un fatto del tutto normale che gli aeromodelli veleggiatori nascano così, ossia, come si dice in gergo tecnico, "cabrati".
Ed è del tutto normale che, per renderli atti al volo, si debba aggiungere peso davanti: è l'operazione che si chiama centraggio e che consiste nel lanciare il modello a mano in posizione di planata dandogli una spinta moderata (la si trova con la pratica) e poi:

  • se scampana (fig. 7caso A),
    provare dapprima a lanciarlo dandogli meno spinta (ecco la pratica che si diceva prima!) poi, se insiste, aggiungere zavorra;
  • se picchia decisamente verso terra (fig. 7 caso B),
    provare a dargli un po' più di spinta e poi, se non migliora, togliere un po' di zavorra.
    Procedendo in questo modo si ottengono contemporaneamente due risultati:

1) trovare la giusta spinta con cui lanciare il modello in planata;
2) arrivare al giusto centraggio in condizioni di planata.

 

Nel nostro caso però si ha a che fare con un modello destinato ad essere lanciato con una fionda e quindi ad una velocità maggiore di quella di planata, dato che lo scopo è quello di farlo arrivare il più lontano possibile. In tal caso il centraggio si ottiene con un'olivetta da pescatori del peso di 3 grammi incastrata in uno scasso a forma di pera da praticarsi con trapano e lima nella posizione indicata dalla freccia nell'immagine qui sotto.

 

In mancanza di olivette, si può ottenere lo stesso risultato con della plastilina appiccicata sul naso della fusoliera: è un po' meno estetica, ma consente di ottenere e perfezionare il centraggio voluto che, comunque non è quello precedentemente discusso (planata).
Infatti, abbiamo visto che la prima cosa da provare in presenza di un modello che scampana è quella di dargli meno spinta: accorgimento che, in certi casi (non questo!), può bastare ad eliminare la scampanata. Ovvio che, se si dà più spinta, come accade usando la fionda, succeda esattamente il contrario: il modello si impenna e poi scampana.
Ed allora ecco spiegata l'olivetta: il suo peso esuberante rispetto a quanto ne occorrerebbe per il centraggio in planata serve proprio ad impedire che il modello si impenni sotto l'effetto della fionda ma tenda a volare orizzontale o a salire moderatamente finché non si sia esaurita la spinta.
Poi, esaurito lo slancio, esso punterà decisamente verso terra ma dopo aver percorso quella distanza orizzontale che è il criterio con cui si valuterà il volo del modello: è primo chi va più lontano!

 MESSA A PUNTO FINALE

Tutti i tentativi sopra menzionati, intesi a trovare un centraggio accettabile, servono anche per controllare se il modello è stato costruito dritto ed in squadra oppure no.
Infatti, se lo scopo finale è quello appena menzionato, è necessario pure che il modello voli dritto. Se invece esso vira a destra o a sinistra, farà meno strada e quindi soccomberà rispetto a chi va dritto. Il difetto può essere dovuto a tre diverse cause che possono anche essere concomitanti:

  • la deriva non in asse (fig. 8);

 

  • lo stabilizzatore non a croce (fig. 9)


  •  l'ala svergolata.

Le prime due si correggono alla stessa maniera: un'aletta in cartoncino incollata alla deriva e piegata per tentativi in senso contrario a quello della virata, operazione che è molto più alla portata di un principiante che non scollare e reincollare la superficie montata male.
Quanto alla terza causa possibile (anche se improbabile per un modello come questo), essa consiste nell'avere due semiali che si sono deformate (oppure sono state incollate tra di loro, se eseguite separatamente, non secondo una perfetta linea di mezzeria) torcendosi in modo che l'aria incontri una di esse con un angolo d'attacco maggiore dell'altra (vedere in precedenza quando abbiamo parlato dell'ala). In questo caso la correzione si ottiene con un alettoncino (sempre di cartone) all'estremità della semiala "esterna" (quella sinistra se il modello tende a virare a destra, quella destra se tende a virare a sinistra) e piegato verso l'alto per tentativi.

ABBELLIMENTI

Ora che avete "centrato" il vostro SABRE e prima di mostrarlo ai genitori ed agli amici, dovrete abbellire il vostro modello magari aiutandovi con le foto qui sotto riprodotte e quelle della puntata precedente.

 

 

 Per far ciò basta scaricare le scritte, le coccarde italiane e il marchietto della federazione che potrete, dopo aver ritagliato il tutto con esattezza, incollare con lo stick sul vostro modello. Posizionate il cursore sull'immagine qui a sinistra, premete il pulsante destro del mouse e dal menù a tendina sciegliete "salva immagine con nome"; aprite poi il file con Paint o altro programma di grafica e stampate. Per gli utenti Mac: dopo aver posizionato il cursore sull'immagine tenere premuto il pulsante del mouse e dal menù a tendina sciegliere "scarica immagine sul disco"; aprite il file con Picture Viewer o altro programma di grafica.
Se desiderate effettuare anche la colorazione ricordatevi di usare colori ad acqua esclusivamente a pennello dando delle passate leggerissime ed attendendo che ogni mano di colore sia ben asciutta. Ricordate però che il colore, qualsiasi esso sia, pesa e che il peso va sempre a discapito della efficienza (anche se in questo caso meno di altri in quanto il volo è condizionato dalla lancio con la fionda) e che inoltre il peso sposta il baricentro in quanto chi si appensantisce di più è sempre la coda. Occorrerà quindi, molto probabilmente, ritoccare opportunamente la olivetta di centraggio o la plastilina.
Se proprio vorrete fare una cosa scentifica ed aeromodellisticamente perfetta l'operazione di colorazione andrà effettuata prima della fase Centraggio.
Lavorate sempre con calma ed attenzione e se sbagliate non vi preoccupate mai: nell'aeromodellismo gli sbagli effettuati in questa fase sono sempre correggibili.

 

 Arrivederci al 28 Febbraio 2002


Le illustrazioni del Sabre e del G91 sono tratte dal volume "Album di Pattuglia" di Pietro Mazzardi edito da Delta Editrice - Parma.